sabato 3 aprile 2010

Grand Canyon 2


Grand Canyon

Esplorazioni di nuovi canyon affluenti del Colorado in Arizona - USA, parte 2.

Stamattina siamo risaliti presto ed ora aggiriamo il Kanab per raggiungere un altro 
affluente da esplorare. Si vede bene l’affluente ed anche l’altezza dello strato di calcare 
rossiccio dove si forma il canyon. Sullo sfondo l’altopiano di partenza.

La vista dall’alto è da capogiro. Questa è la falsa Scotti’s tower.

Todd prepara un ancoraggio, quando ci si cala si fa sempre una sicura di 
backup finchè non scende l’ultimo. Abbiamo con noi oltre 60/70 metri di fettuccia per costruire gli armi.

Todd scende, io fotografo e Rich fa sicura da dietro. Anche qui una bella calata nel vuoto, dobbiamo usare tutta la corda più lunga, 80 metri quasi tutti nel vuoto! I calatoni sono spettacolari ma si mangiano quasi tutto il dislivello utile nelle parti di calcare dove si formano i canyon, peccato.

La stessa calatona vista dal basso. Per non fare fatica bisogna agganciare lo zaino al di sotto, tenerlo sulle 
spalle porta a ribaltarsi. Qui Rich circa a metà calata, ottima posizione per scattare foto.

La primavera si vede anche qui in mezzo al deserto. D’estate 
fa troppo caldo è non è possibile fare niente nel grand canyon

L’ultimo canyon non è stato eccezionale ma comunque interessante. Per risalire utilizziamo il passaggio da Scotti’s che è un canyon conosciuto che si può scendere o risalire a piedi. Ci sono passaggi di arrampicata difficili ma si riesce. In alcuni punti si è obbligati a fare dei guadi, di profondità variabile a seconda degli anni, siamo quindi attenti a proteggere dall’acqua lo zaino. Oggi è la seconda volta che passiamno da qui per raggiungere l’altopiano.

Scotti’s è bellissimo, vale da solo una gita nella zona, qui scorre sempre 
acqua ed è pieno di rane che fanno un bel concerto rock.

Ancora un bel panorama del canyon. Ci bagnamo parecchie volte ma con il caldo ci si asciuga in poco tempo, il clima è anche molto secco.

Troviamo un Chuckawalla nel letto del torrente, probabilmente deve essere caduto 
dall’alto nel canyon che non è il suo ambiente. Questo è lungo circa 
30 cm ma possono raggiunfere i 45 cm e sono vegetariani.

Qui facciamo rifornimento di acqua, sulla destra ci sono degli zampilli di sorgente con cui riempiamo direttamente le borracce. Abbiamo tutti dei camelback da 3 litri che di solito bastano per un giorno, e qualche altro contenitore di scorta. Da qui in su non c’è più acqua.
Risaliamo il più possibile fino a trovare un bel ripiano roccioso 
per l’ultimo bivacco. Domani in poche ore risaliremo in cima all’altopiano, 
per recuperare l’auto ci sono 7 km di marcia però almeno il terreno è comodo.

Esplorazione e visita di altri canyons

Le esplorazioni che abbiamo fatto con Rich e Todd si trovano nella zona tra Lake Powell e Lake Mead. 
Colgo l’occasione per visitare altri canyon nella zona prima di tornare in Italia.

Il primo è il famoso Antelope Canyon a Page che si visita turisticamente e a pagamento, vale la pena farlo soprattutto se non si fa canyoning abitualmente.

Molto bello e fotogenico, la roccia è completamente diversa da quella del gran canyon. Questi sono strati più alti di Navaho Sandstone, arenaria.

Un forma ad aquila, c’è una guida Navaho fissa nel canyon che suggerisce ai fotografi tutti i punti 
da fotografare, tutte le forme e anche i settaggi della fotocamera !!!!

Un bella esperienza, impegnativa, ma da ripetere al più presto !!
Propongo un viaggio nello Utah alla scoperta di alcuni canyon, vedi programmi speciali su www.topcanyon.com

Trovo molto belle le textures della roccia, quelle linee che a volte si intersecano di netto, qui un arco di roccia naturale.

L’indomani cambio zona e mi munisco di un permesso Navaho per il Waterholes canyon. Ci sono dei mini-canyon veramente spettacolari da visitare ma difficili da trovare.

Qui ci arriva a piedi, in tutto ho girato per otto ore tra 
i 4 affluenti alla ricerca dei punti più belli. Qui niente turisti!!
Il canyon è altrettanto bello di Antelope.


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